Seleziona una pagina

Eugenia Zanardini, Pedagogista e insegnante

Sono nata e vivo a Lovere. Sono mamma di tre ragazze, pedagogista e insegnante, con una laurea all’ISEF, in Pedagogia e in Scienze e tecniche psicologiche e delle relazioni interpersonali. Ho lavorato per anni come educatrice e nella formazione in alcune realtà cooperative che si occupano di minori e persone con disabilità in Vallecamonica. Dopo avere conseguito un master in Psicologia dello Sport e l’abilitazione a Tecnico del Metodo ABA, oggi insegno in una scuola secondaria di secondo grado, do consulenze psico-educative per bambini e ragazzi con disturbi del comportamento, dell’apprendimento e con disabilità intellettive e relazionali e sono direttrice della Cooperativa sociale Azzurra di Darfo che si occupa di persone con disabilità, minori e le loro famiglie

Da sempre sono impegnata nel sociale.
Avere una mamma come la mia che si è sempre occupata di sociale è stato determinante. L’attenzione alle persone mi è sempre appartenuta, quasi come fosse nel mio dna. Sono cresciuta negli Scout, ho fatto militanza politica fin da ragazzina. La decisione di farne una scelta professionale è nata in Sardegna molti anni fa. Avevo una società di canottaggio e ospitavamo ragazzini del carcere. Quando sono tornata a Lovere nel 1997 ho incontrato le cooperative del Solco Camunia, ho fatto per cinque anni l’educatrice e nel 2002 ero già coordinatrice. Ho deciso di specializzarmi, ero laureata all’Isef, mi sono laureata in Pedagogia e in Scienze e tecniche psicologiche e delle relazioni interpersonali, ho preso un master in Psicologia dello Sport e l’abilitazione a Tecnico del Metodo ABA. Oggi insegno in una scuola secondaria di secondo grado e do consulenze psico-educative per bambini e ragazzi con disturbi del comportamento, dell’apprendimento e con disabilità intellettive e relazionali. Sono lavori diversi, che si completano. Come pedagogista mi occupo di coordinamento e di progettualità con le famiglie, le scuole, le neuropsichiatrie infantili. Il lavoro di insegnante mi permette di avere un contatto più diretto con i ragazzi e i genitori. È sempre un incontro positivo con loro, è ciò che mi tiene a terra.

Io, lo sport e il tempo libero.
Sono sportiva fin da bambina. Ho fatto per una vita canottaggio alla Canottieri Sebino di Lovere, ora insegno educazione fisica a scuola. È una sorta di passaggio di testimone. Lo sport è una passione che aiuta a crescere sani, a tessere relazioni, a stare bene.
Quando non sono impegnata con il lavoro e la famiglia, ascolto musica vado ai concerti e alle mostre che organizzano sul nostro territorio, appena mi è possibile, viaggio. 
Inoltre faccio parte di una squadra di baskin, basket inclusivo che coinvolge anche persone con disabilità, ed è una attività che mi piace molto.

La politica è una parte della mia vita.
A scuola negli anni delle superiori ero rappresentante di istituto, fin da ragazzina facevo parte di un gruppo che si occupava di politica e cultura. Dal 2019 sono membro della Commissione ai servizi sociali, come membro di minoranza, un’esperienza che mi ha permesso di conoscere da vicino le difficoltà e le fragilità che ci sono nel nostro paese.

Cosa mi piace e cosa no.
Amo la condivisione, in tutti i campi.
Non mi piacciono l’ipocrisia e l’indifferenza.
Nella mia vita

Pregi e difetti
Ho ottime capacità organizzative e di progettazione, so costruire relazioni con le persone e mi riconosco di essere determinata e costante: se prendo un impegno lo porto a termine. Difetti? Sono un po’ selvatica, faccio fatica a farmi addomesticare.
Di me dicono che sono una persona forte.

Cosa serve a Lovere secondo te?
Il coinvolgimento del terzo settore, l’ascolto dei bisogni delle persone. Occorrono spazi di condivisione che siano anche di supporto per tutte le età, rispetto allo studio, ai bisogni di socializzazione delle persone sole e anziane. Occorre rendere più protagonisti i ragazzi. Inoltre c’è una fascia di età, quella dei giovani anziani, che andrebbe coinvolta con incarichi preziosi per il paese che valorizzino le loro competenze ed esperienze, come avviene in altre città. Ad esempio per sostenere gli anziani più bisognosi, le famiglie con bambini attraverso il piedibus, nella realizzazione di eventi culturali o attività sociali.

Perché mi candido.
Voglio dare il mio contributo, perché il mio paese sia più attento alle persone.

i punti del programma su cui lavorerò.
Ho lavorato alla parte sociale del nostro progetto per Lovere ed è di questa che mi occuperò se i loveresi mi voteranno. In particolare mi occuperò di introdurre la figura del custode sociale, un professionista che dovrebbe fare da snodo tra i loveresi e l’assistente sociale, aiutare a dare risposta ai bisogni, anche creando reti di prossimità.

La campagna elettorale

Sto incontrando diverse persone nei quartieri di Lovere, a partire dal Centro storico, per capire quali sono i problemi e cosa potrebbe migliorare.

Perché votarmi
Perché porto sempre a termine ciò che inizio.

L’8 e il 9 giugno a Lovere votate Claudia Taccolini sindaco e
date la vostra preferenza a Eugenia Zanardini.