Buongiorno a tutti, sono Claudia Taccolini e sono candidata Sindaco alle prossime elezioni amministrative per la lista civica Lovere Domani.
Ho 46 anni, sono nata, ho studiato e vivo a Lovere. Mi sono diplomata ragioniere programmatore all’Istituto Ivan Piana di Lovere e lavoro in un’azienda di servizi informatici come responsabile amministrativa e referente del reparto sviluppo software. Sono da sempre una volontaria delle attività dell’Oratorio e della Nuova Pro Loco Lovere e per 35 anni sono stata attiva nel mondo della pallavolo, prima come giocatrice della Pallavolo Vallecamonica Sebino e poi come giocatrice e allenatrice della Virtus Lovere. Nel 2019 con un gruppo di amici ho fondato la squadra di calcio Oratorio Lovere legata all’associazione “Con Andrea per”. Ho deciso di candidarmi perché voglio portare nel nostro paese un cambiamento positivo. Mettermi a disposizione del bene di Lovere è un privilegio.
Il mio lavoro.
Ho lavorato per otto anni a Lovere in uno studio di consulenza di direzione e organizzazione aziendale. Poi nel 2005 un mio compagno di classe della Ragioneria mi ha chiesto di seguirlo nella sua ditta di servizi informatici. Un salto nel buio? Poteva sembrarlo, ma la mia voglia di accettare una nuova sfida professionale mi ha portato a lasciare un lavoro comodo e una retribuzione più vantaggiosa. Oggi sono responsabile amministrativa e referente del reparto sviluppo software dell’azienda. Mi occupo dei rapporti con i clienti, il ruolo di analista mi permette di entrare in diverse realtà aziendali, studiare le loro esigenze e riportarle al reparto programmazione per realizzare programmi gestionali su misura. Sono contenta di avere seguito questo nuovo progetto.
Lo sport e il tempo libero.
Lo sport ha occupato buona parte della mia vita, per 3-4 giorni a settimana, prima come giocatrice della Pallavolo Vallecamonica Sebino, poi come giocatrice e allenatrice della Virtus Lovere. È una passione che mi ha insegnato a lavorare in gruppo e a impegnarmi a fondo per ottenere i risultati. Oggi mi consente di stare a contatto con i ragazzi e le ragazze, di far parte del loro mondo, di condividere il loro entusiasmo.
La politica.
Non sono iscritta a nessun partito e non lo sono mai stata. La politica per me vale quando può migliorare la vita delle persone, della comunità. Questa sarà la mia prima esperienza in amministrazione, ma non penso che questo sarà un limite. Le competenze si acquistano anche e soprattutto nella vita, in famiglia, con le relazioni, il lavoro, attraverso i problemi che ci capitano e che impariamo a risolvere. Mi occupo di amministrazione in un’azienda informatica, gestisco un team di tutti uomini, faccio sport e volontariato da quando sono ragazzina, sono abituata ad ascoltare, a valutare i problemi e a prendere decisioni. In amministrazione porterò queste mie capacità. E tutto l’entusiasmo e la voglia di fare bene che sono tratti distintivi della mia persona. E non sarò sola, ovviamente. Siamo un gruppo coeso che lavora per idee e obiettivi comuni, con tanta energia positiva e propositiva. Persone preparate e disposte come me a impegnarsi in prima fila. Inoltre in Comune c’è una squadra di tecnici esperti che ci affiancheranno. Tanti mi chiedono sorpresi “Perché ti candidi? Non avrai più tempo per te, sarai sempre presa tra mille impegni, richieste, lamentele”. La mia vita è già un po’ così, è una scelta naturale per me dedicarmi alla comunità. Ho sempre sentito il bene comune come qualcosa di importante.
Cosa dicono di me
Secondo i miei amici sono determinata, precisa, affidabile, disponibile, una organizzatrice nata. Per i miei colleghi sono carismatica (mi sembra un po’ troppo), capace di prendere decisioni e abbastanza rompiscatole. Mi ci ritrovo. Sono tenace e ho un approccio positivo alle situazioni. Di contro devo riconoscere che sono testarda e un po’ permalosa.
Cosa mi piace e cosa no
Mi piace passare le giornate di festa con la mia famiglia, con gli amici. Passeggiare, leggere, vedere film, viaggiare. Mi piace sentirmi parte di progetti dove le persone sono al centro di tutto. Non mi piacciono la maleducazione, l’arroganza, le polemiche sterili, che non portano a nulla.
Perché mi candido.
Me l’hanno proposto e ci ho riflettuto molto.
Mi sono chiesta “Cosa posso portare in più nell’amministrazione di una cittadina importante come Lovere? Di sicuro tanto impegno e dedizione, ma sarò all’altezza?”.
Poi ho pensato che qualcosa da offrire l’avevo: il desiderio sincero di dare un segnale forte di cambiamento nel nostro paese.
Nelle scelte importanti serve anche un pizzico di incoscienza, così ho deciso di accettare la proposta di Lovere Domani.
Certo l’amministrazione di un comune non è l’oratorio o un’associazione sportiva e sono consapevole che mi aspetta un percorso impegnativo e di grande responsabilità, ma mettermi a disposizione per il bene del mio paese è un privilegio e mi darà l’opportunità di fare cose belle e importanti per Lovere. Certo l’amministrazione comunale non è l’oratorio o un’associazione sportiva e sono consapevole che mi aspetta un percorso impegnativo e di grande responsabilità, ma mettermi a disposizione per il bene del mio paese è un privilegio e mi darà l’opportunità di fare cose belle e importanti per Lovere.
Cosa è mancato in questi anni a Lovere.
Secondo me in generale in questi anni sono mancati l’ascolto e la condivisione con i cittadini e le associazioni. Lovere ne ha oltre 50, sono un patrimonio importante di esperienze, di conoscenze e di opportunità per i loveresi, meritano di essere valorizzate. Io stessa molte non le conoscevo. Le sto incontrando in questi giorni e sto scoprendo persone speciali che con passione e umiltà fanno tanto per Lovere.
In particolare serve l’impegno a risolvere il problema idrogeologico di Lovere. Inoltre al nostro paese occorrono più eventi e servizi per i giovani e gli anziani, iniziative concrete per il centro storico, più manutenzione e attenzione alle periferie, dove “periferia” a volte è poco lontana da piazza XIII Martiri.
I punti chiave del mio programma.
Cercare di risolvere il problema idrogeologico è la priorità assoluta per Lovere. Solo programmando tutti insieme la soluzione a questa situazione si può davvero pensare al futuro del nostro paese. Inoltre va affrontato il problema della viabilità. Prossimità, solidarietà e attenzione al territorio e all’ambiente sono e saranno parole centrali del mio progetto per Lovere. La vita per i residenti e i commercianti di Lovere può migliorare in molti modi. Sul tavolo ci sono tante tematiche che intendo trattare bene, con una visione d’insieme. Non si può dare attenzione alle persone senza offrire loro servizi.
Propongo un progetto amministrativo in cui è prioritario il rispetto dei diritti dei loveresi in risposta ai loro bisogni; bisogni che purtroppo in questi ultimi anni sono aumentati. Per sviluppare il turismo bisogna fare crescere anche un sistema ricettivo e pensare all’ambiente e al nostro territorio che è fragile, per non trovarci impreparati davanti a eventi che non sono più da considerarsi eccezionali. Vorrei che il mio impegno amministrativo rappresentasse l’inizio di una progettualità partecipata e condivisa. Prima di prendere le decisioni importanti ascolterò e mi confronterò con chi conosce davvero quel determinato problema perché lo vive in prima persona. Voglio essere sindaco non del Comune di Lovere, ma della comunità di Lovere.
La campagna elettorale.
In queste settimane che ci separano dal voto sarò in mezzo alle persone, per spiegare le mie nuove proposte per Lovere, ma soprattutto per raccogliere le storie e le idee dei miei concittadini. Cercherò di parlare con più persone possibile. I loveresi devono sentirsi parte di questo progetto. Quasi fossero tutti sindaci. La mia campagna sarà leale, equilibrata e costruttiva.
Perché votarmi.
Ci sono più motivi per scegliermi come sindaco alle prossime elezioni. Perché sarò disponibile a dialogare e a confrontarmi con i cittadini anche dopo le elezioni, perché ho un’età che mi permette di essere un collante tra le nuove generazioni e le persone anziane. Perché non sono legata a una ideologia politica, e se ritengo buona un’idea per me è buona, indipendentemente da chi la propone. E poi perché sono donna. Affrontare e risolvere problemi, ascoltare e cercare di dare una risposta positiva e affettuosa ai bisogni degli altri fa parte della forza di noi donne.