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Negli ultimi anni, l’Università degli Studi di Bergamo ha condotto uno studio sulle terre alte del sebino bergamasco: “Nuove economie di comunità. Proposte di turismo sostenibile delle Terre Alte del Sebino settentrionale”.

Nell’Auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo si è svolta la presentazione dei primi risultati, arricchiti dagli interventi del Prof. Locatelli che, attraverso i propri ricordi d’infanzia, è riuscito a testimoniare l’importanza della riscoperta delle tradizioni di questi luoghi.

Con l’utilizzo di tecniche innovative e la produzione di documentazione digitale l’attività di ricerca è riuscita, già da queste fasi iniziali, a trasmettere importanza e potenzialità della traduzione intergenerazionale dei saperi che legano abitanti e risorse del proprio territorio.

Si tratta quindi di un punto di partenza per una nuova declinazione dell’idea di turismo, basata su sostenibilità, riscoperta di luoghi e valorizzazione delle tradizioni. Una nuova prospettiva che però non può ridursi alla difesa e protezione delle ceneri di un tempo, ma deve concretizzarsi nella continua alimentazione della fiamma generata dalle emozioni ritrovate.

Peccato per l’assenza del Comune di Lovere. Attraverso un’interpellanza depositata in data 11 febbraio avevamo portato questa iniziativa all’attenzione del Sindaco e dell’Assessore con delega al Commercio, Turismo e Eventi ma, nonostante l’invito dei responsabili ad aderire al progetto, o quantomeno a partecipare alla presentazione, è stato scelto di non intervenire. Evidentemente non son stati ravvisati sufficienti motivi per sostenere iniziative di questo tipo.

Personalmente credo che ogni opportunità di studio e riflessione vada colta e supportata. Si tratta di un’occasione sia per i territori di avere studi e idee con uno sguardo internazionale arricchito dai più recenti risultati presenti in letteratura, sia per giovani ricercatori che possono trovare terreno fertile per il proprio lavoro.

La mancata adesione a questa prima fase del progetto sulle Terre Alte del Sebino settentrionale rappresenta un’importante occasione persa, ma c’è ancora la possibilità di aderire e allargare il perimetro del lavoro.

Mi auguro che l’Amministrazione possa tornare sui suoi passi e aderire agli sviluppi futuri di un progetto così importante per tutto il territorio dell’Alto Sebino.

 

Consigliere Comunale
Marco Bonomelli